giovedì 11 agosto 2011

Viaggio "elektrico" dentro l'Assassina!





Quello che aspetta chi si avvicina ad Elektra Assassin è qualcosa che ha il "mai celato" scopo di rompere tutto quello che normalmente viene inteso come fumetto supereroistico!
Questo fumetto è violento, oscuro disturbante... ma io voglio vederci altro e spero che voi seguiate il mio "mai chiaro" pensiero!
Vedo Elektra Assassin il viaggio di un padre ,Frank Miller, all' interno della psiche e nel torbido passato di una figlia ovvero la stessa Elektra (vi ricordo che Miller è il creatore del personaggio).
Essendo però il padre di tale bellezza uno scrittore come Frank è inutile dire che il viaggio nelle origini di Elektra sia un vero incubo : la morte del padre, l'orfanotrofio, il manicomio, l'addestramento ninja, i primi lavori da ninja mercenaria!
Ad un certo punto si inizia a sprofondare così tanto nella storia che Miller, Elektra e il lettore si fondono in un'unico elemento che che viene travolta dalla geniale arte di Sienkiewicz!
L'arte in questo fumetto è tutto e nulla, per citare il "mai davvero compreso" Wilde!
Sienkiewicz realizza 200 tavole che destabilizzano per la bellezza e per la varietà di registro!
Vedere Elektra muoversi soave tra le vignette di una tavola che spazia dal semplice disegno all'acrilico, al collage è un'esperienza che ogni lettore di fumetto e non solo di comics dovrebbe fare.
L'elegante danza della morte che esegue la bella ninja per tutte e 200 tavole è un susseguirsi di citazioni velocissime all'arte giapponese, a Klimt, a Warhol e all'arte pop in generale!
Potrei stare ore e ore a parlare dei tesori che questo fumetto nasconde, potrei parlare della narrazione in terza persona, dei personaggi che la fatale greca incontra per strada... ma preferisco pensare che la Cup sia il trampolino che vi porterà a leggere avidamente questa gemma che profuma di carta!
Se vi sono sembrato roboante nella descrizione di quest'opera sappiate che mi sono contenuto..ma visto che il buon Frank (Miller) pensa di esser più bravo di me (illuso) lascio ad un brano del fumetto l'onore di chiudere questa Cup :
"Il Cuore mi batte per la vergogna ...quanto a lungo mi han tenuta qui?
Non importa.
Le guardie e il recinto si piegheranno innanzi a me come giunchi nella bufera.
Naturalmente non dovrei andarmene così.
Niente superstiti .é il primo comandamento .
Ma il vento è caldo e umido e sa di primavera.
E salto"




Buona Cup a tutti :)

Stasera saluto un angolo femminile della Cup ovvero la terribile Francesca Zingaretti e la dolce Dorotea Gizzi!

1 commento:

  1. Questo è uno dei grandi classici che ancora mi manca! Ovviamente anche la tua recensione mi spinge a procurarmelo il prima possibile.

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